OVADA - Un mese fa l’associazione nata dopo i tagli applicati da Arfea ai bus in servizio sulla tratta Ovada – Alessandria aveva scritto all’Agenzia regionale della mobilità. Avevano chiesto un incontro per segnalare quali sono le problematiche sulla linea chiusa nel 2012 al passaggio dei treni passeggeri e mai più riaperta. Dall’organo di garanzia una riposta non è mai arrivata. “La legge – dice il portavoce dei viaggiatori, Marco Martini – prevede venga data una risposta ai cittadini entro 30 giorni. È passato un mese e ancora non sappiamo nulla. Vogliamo un incontro al più presto con l’Agenzia, a cui partecipino anche i sindaci dell’Ovadese”.
La richiesta più urgente è il ripristino della corsa delle 18,40 da Alessandria a Ovada, che l’Arfea ha soppresso mesi fa, e dell’abbonamento integrato Piemonte”. Il provvedimento fa parte di un’ulteriore riduzione del servizio entrata in vigore all’inizio dell’anno; inutile dire quali difficoltà ha creato il nuovo orario soprattutto a chi lavora in una fascia oraria di grande mobilità. La richiesta più a lungo termine da parte di chi viaggia e un ritorno dei treni, almeno nelle cosiddette fasce di garanzia per i pendolari.
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