
CULTURA -
Giovedì 11 gennaio alle ore 18.00 nella Sala Dogana di Palazzo Ducale
a Genova verrà
inaugurata la mostra "Molloy", progetto fotografico di Giorgio Musinu.
“Molloy” è una storia senza Storia in cui l'osservatore è lasciato con un indizio nell'opacità del nostro mondo. Molloy è la ricerca di un mistero, l'inseguimento di un'ossessione. Molloy prende spunto dall'omonimo romanzo di Samuel Beckett. Di quel romanzo questo lavoro riprende le atmosfere e la sospensione del senso proprio della nostra epoca. Il dramma si svolge in una tensione congelata e destinata a divenire memoria di un evento che non avrà mai luogo.
Molloy consiste di un filmato in Super8 e una serie di autoscatti con l'ausilio di telecomandi e temporizzatori, realizzati in svariate location fatiscenti e in stato di abbandono totale. Lo spettatore è invitato a inoltrarsi in questo "mondo" surreale ed estraneo alla vita di tutti i giorni, in compagnia del medesimo personaggio e della sua cinepresa.
Giorgio Musinu è nato a Genova ma da qualche anno risiede a Stazzano. Inizia il suo percorso fotografico studiando fotografia a Genova e frequentando attualmente il master di alta formazione sull’immagine contemporanea di Fondazione Fotografia Modena.
Le sue opere non fanno riferimento a una forma riconoscibile ma si avvicinano a una vasta scala di argomenti su più livelli. Con il rifiuto di una verità oggettiva e narrazioni culturali globali, l’interpretazione diviene personale, poliedrica e metaforica. L’autore crea opere in cui l’evento reale deve ancora avere luogo o semplicemente è terminato: momenti suggestivi di atmosfera con il dramma che si svolge in una tensione congelata destinata a divenire memoria di un evento che non avrà mai luogo.
La mostra sarà visitabile fino al 28 gennaio, dal martedì alla domenica dalle 15.00 alle 20.00. Ingresso libero.