
PIEMONTE - "Continua l’azione di messa in sicurezza dei conti e di rilancio economico della Regione, a fronte della difficile situazione ereditata: attraverso questo recupero di risorse,
siamo stati capaci di costruire un modello efficiente, che ci mette nelle condizioni di pagare i fornitori in tempi rapidi. Inutile sottolineare quanto questo sia importante in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo". Lo dichiara il
presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota, commentando l’approvazione in Consiglio regionale della variazione di bilancio dell’importo di 1,303 miliardi di euro voluta dalla Giunta per pagare i debiti verso fornitori e imprese. Infatti nella seduta di ieri, 22 ottobre, è stato approvato all’unanimità dei votanti il disegno di legge n. 370 per una ulteriore variazione di bilancio 2013 e pluriennale 2013-2015, per pagare i debiti della Pubblica amministrazione.
Tra luglio e agosto, tra debiti sanitari e non sanitari, la Regione aveva erogato mille e 251 milioni di euro, attraverso la I fase derivante dal decreto legge n. 35, convertito a giugno con legge n.65/2013. Ora con questo nuovo provvedimento di legge, approvato dal Consiglio regionale in base al decreto legge n. 102 dell’agosto 2013 (in attesa di conversione), vi è la possibilità (per le Regioni che lo hanno richiesto) di erogare una importante anticipazione delle somme previste per la II fase del 2014.
Si tratta di 660,2 milioni di euro per i debiti “commerciali” e 642,9 per i debiti della sanità, calcolati sulle stime che erano state fatte a livello governativo. Il totale è quindi di oltre un miliardo e 304 milioni di euro che verranno immessi nel sistema economico piemontese in un momento di grave crisi. Il dettaglio dei pagamenti previsti dall'articolo 2 del decreto (debiti degli enti locali verso le imprese) sarà disponibile nei prossimi giorni. Tra le varie voci sono comunque previsti circa
76,6 milioni ai Comuni, 174,6 alle Province e 590 mila euro alle Unioni dei comuni. Per quanto riguarda invece le Asl la ripartizione delle risorse prevede circa
64,2 milioni per Alessandria, con una somma per il Santi Antonio Biagio e Cesare Arrigo di 17,9 milioni di euro.
La procedura di pagamento dovrebbe – secondo quanto asserito dall’assessore Pichetto – chiudersi entro novembre. Il vantaggio dell’anticipazione sarebbe anche da ricondursi al fatto che gli interessi (3,004%) verranno sempre calcolati dal febbraio 2015
. Il debito verso la Cassa depositi e prestiti sarà restituito dalla Regione in 30 anni.